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Costruzioni: 2023 ottimo, ma a metà 2024 il mercato inizierà a invertire la rotta
Perugia 13 febbraio 2024 – “L’economia italiana, nel 2023, sembra aver perso lo slancio che l’aveva caratterizzata nel biennio precedente, periodo nel quale si era contraddistinta per tassi di crescita particolarmente significativi e superiori a quelli dei principali partner europei (+12,3%, contro il +9% della Francia e il +5% della Germania). Nello scorso anno, il Pil dopo l’exploit iniziale è rimasto sostanzialmente invariato; tendenza quest’ultima che potrebbe protrarsi fino ai primi mesi del 2024.” Così contestualizza la situazione del settore delle costruzioni il Centro studi ANCE in apertura del recente Osservatorio congiunturale. Un settore che ha fornito un contributo decisivo alla crescita dell’economia nazionale stimabile, se si considera l’intera filiera edilizia e immobiliare, intorno al 50%. Ed è così che il consuntivo del 2023 registra un incremento, in termini reali degli investimenti, intorno al 5% sul 2022.
“Un consuntivo – commenta il presidente di ANCE Perugia, Giacomo Calzoni – decisamente positivo ma sul quale incombono alcune preoccupazioni sia di tipo quantitativo che qualitativo. La prima riflessione da fare è su quanto avvenuto negli ultimi mesi, caratterizzati da evidenti segnali di inversione del ciclo, soprattutto per effetto dei provvedimenti relativi al Superbonus, solo in parte bilanciati dai maggiori investimenti pubblici. Se, infatti, prendiamo in considerazione i dati rilevati dalla rete delle Casse edili e sintetizzati nell’Osservatorio statistico della CNCE, il consuntivo al mese di settembre registra a livello nazionale una leggerissima contrazione delle ore lavorate, quindi dell’attività edilizia -0,3% che diventa -0,7% nel mese di novembre. Sul dato nazionale, infatti, incide soprattutto la forte contrazione che sta caratterizzando le regioni del Mezzogiorno.
Per quanto riguarda la nostra regione e in particolare la provincia di Perugia la situazione risulta decisamente più rosea con una crescita annuale delle ore lavorate del 9,3% e un mese di novembre (ultimo dato disponibile) ancora migliore con un +12,4%, con ricadute positive sul piano occupazionale con una crescita del numero medio dei lavoratori attivi del 10,6% rispetto a novembre 2022. Tiene anche il tessuto delle imprese la cui presenza attiva resta positiva (+1,8%).
Come si dice ‘stiamo mettendo fieno in cascina’ consapevoli che – come del resto ci dicono i principali centri di ricerca – l’anno in corso non ci permetterà di raggiungere questi numeri.”
Per il Centro studi di Ance nazionale nel 2024 gli investimenti in costruzioni dovrebbero registrare un calo rispetto all’anno precedente del 7,4% per effetto soprattutto “del mancato apporto espansivo della manutenzione straordinaria”, un comparto per il quale “quest’anno si prevede una flessione tendenziale del -27%.” Le buone notizie arriveranno invece dagli investimenti pubblici “per i quali si prevede un’ulteriore e importante crescita (+20%), legata alla necessaria accelerazione degli investimenti del PNRR”.
“Queste previsioni – aggiunge Calzoni – debbono aiutarci a guardare al futuro non con pessimismo, ma con realismo, avendo la consapevolezza che quel che ci attende è un processo di normalizzazione del mercato edilizio, dopo l’eccezionalità dell’ultimo biennio. Quel che dobbiamo saper fare è mettere a frutto gli eventuali maggiori utili per rafforzarci come imprese, così da affrontare al meglio le sfide di un mercato che sarà sempre più condizionato dall’innovazione – anche digitale – e dagli obiettivi di sostenibilità, sia rispetto alla gestione organizzativa e di cantiere e al prodotto richiesto dagli utenti finali. Una sfida che, come Associazione, abbiamo deciso di accettare e di vincere a supporto e nell’interesse delle nostre imprese. Sul fronte dei lavori pubblici ribadiamo la nostra disponibilità a lavorare insieme alle stazioni appaltanti pubbliche e alle istituzioni per trovare le soluzioni migliori affinché le risorse finanziarie e i progetti utili a far crescere e sviluppare economia e società dei nostri territori vengano virtuosamente utilizzate e messe a frutto al meglio.”
Mimosa Martini
The Sign Comunicazione Srls
Email. m.martini@signcomunicazione.it
Mob. +39 340 53 64 820
Nessun allegato presente.
DATA: 13 FEB 2024
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