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Nuova luce alla Maestà di Giotto per i 50 anni di Valeri

L’azienda ha celebrato l’importante anniversario riqualificando l’opera custodita presso la Pinacoteca di Assisi

Assisi, 19 giugno 2024 – L’azienda Elettrica Valeri celebra i suoi primi 50 anni dando nuova luce alla Maestà di Giotto custodita presso la Pinacoteca Comunale di Assisi e presentando il nuovo brand aziendale.

L’iniziativa che si è tenuta nella mattina di oggi a palazzo Vallemani ha visto svelata l’opera di riqualificazione illuminotecnica e microclimatica eseguita gratuitamente dall’azienda sull’opera, che si è estesa a tutta la sala che ospita la Maestà e a quella antistante. La presentazione del progetto è avvenuta nell’attigua sala della biblioteca, conosciuta anche come “Sala degli sposi”, alla presenza del sindaco di Assisi, Stefania Proietti; del direttore della Pinacoteca, Giulio Proietti Bocchini; del Direttore dei Musei Nazionali di Perugia-Direzione regionale Musei Nazionali dell’Umbria, Costantino D’Orazio; della professoressa di Fisica Tecnica Ambientale dell’Università degli Studi di Perugia, Anna Laura Pisello; del presidente dell’azienda, Luca Valeri, con la moderazione del direttore della sede umbra della Rai, Giovanni Parapini.

In apertura proprio Parapini ha tratteggiato il profilo dell’azienda, visitata nelle scorse settimane, nonché l’attenzione al patrimonio culturale che caratterizza l’attività di Valeri, che già negli ultimi anni si è espressa in interventi presso l’Arco Etrusco e la Torre degli Sciri di Perugia, il complesso monumentale di San Francesco a Montefalco, la Sala delle Pietre di Todi, solo per citare alcuni esempi nel territorio umbro.

Nei suoi saluti inaugurali il sindaco della città serafica, Stefania Proietti, ha dichiarato: “Rivolgo un grande ringraziamento a chi ha voluto fare un dono così speciale alla città di Assisi, e cioè l’azienda Valeri che ha firmato la riqualificazione illuminotecnica e ambientale della Maestà di Giotto, che ha interessato anche l’intero spazio della pinacoteca dove è allocata la Madonna del Popolo, una cui copia sarà sistemata nell’edicola di piazza del Comune. Non si tratta solo di due opere che raffigurano la Madonna ma quello che è stato operato significa qualcosa di più, ossia la valorizzazione di beni culturali che fanno parte del patrimonio dell’umanità e il connubio tra pubblico e privato è risultato vincente grazie a un’azienda che con sapienza ha investito qui, oltre i confini territoriali, regalandoci un grande sogno”.

Il direttore Giulio Proietti Bocchini ha ricordato il patrimonio culturale custodito dalla struttura di proprietà comunale, che va “dal ciclo pittorico del Duecento fino alla scuola del Seicento”, comprendendo le “contaminazioni di scuole di artisti, a partire da Giotto”, che hanno influenzato l’arte nei secoli successivi.

Costantino D’Orazio ha esaltato l’intervento attuato, che ha consentito di valorizzare quella che è stata “la grande innovazione di Giotto”, ossia il passaggio “dalla luce riflessa, tipica della pittura su fondo oro, al rovesciamento di questo punto di vista, grazie all’introduzione delle ombre, che hanno consentito di distinguere tra il primo e il secondo piano” delle rappresentazioni. Una luce in grado “di creare volume e spazio” e dove l’intervento di Valeri “esalta il rapporto tra luce e ombra, grazie a un lavoro certosino, quasi chirurgico, che consente di armonizzare e valorizzare ogni dettaglio”.

La professoressa Anna Laura Pisello, che collabora a stretto contatto con la divisione Ricerca e Sviluppo dell’azienda, guidata dall’ingegner Benedetta Pioppi, ha sottolineato la natura tecnica dell’intervento, nonché gli strumenti e i metodi utilizzati “per migliorare la percezione cromatica, l’analisi della resa dei colori, la valorizzazione dei dettagli, ora rimessi al centro prospettico”, per focalizzarsi infine “sulla prospettiva dell’osservatore”. “Grande attenzione è stata poi dedicata al risparmio energetico e alla riduzione delle emissioni termiche, e quindi dei consumi, nel segno della sostenibilità che è al centro della filosofia di Valeri”, ha specificato. Senza dimenticare “tutti gli aspetti termo-igrometrici per favorire la conservazione e il benessere dell’opera”.

Infine il presidente Luca Valeri, nel ricordare l’evoluzione dell’azienda dalla fondazione nel 1974 ad opera dei genitori – Lanfranco e Patrizia – fino agli anni più recenti, ha evidenziato il passaggio da un’attività di carattere prevalentemente illuminotecnico e impiantistico a una concezione che ha progressivamente messo l’uomo al centro, estendendosi quindi alla sicurezza dei luoghi di lavoro, al comfort ambientale, al risparmio energetico, alla domotica, alla sostenibilità, alla progettazione di un’ampia gamma di interventi sugli immobili e quindi all’innovazione e alla ricerca costante. Fino a diventare un general contractor che opera in Italia e nel resto del mondo, offrendo soluzioni su misura per tutte le necessità della clientela, in modo particolare “per segmenti che richiedono accuratezza, standard elevati e sensibilità raffinate”, che vanno dall’hotellerie alla moda, dalle eccellenze del made in Italy ai beni culturali e monumentali. “La sfida di oggi non è stata solo quella di valorizzare un’opera con una nuova luce, ma di prendercene cura come di una persona, anche se con otto secoli di vita alle spalle”, ha sottolineato. In quest’ottica, ricordando il claim “Innovativi da 50 anni”, il presidente ha presentato il nuovo brand aziendale che da Elettrica Valeri vede il passaggio a “Valeri engineering and management”, che “rappresenta oggi al meglio quello che siamo diventati e la nostra vision aziendale per il futuro”, ha concluso Valeri. I prossimi interventi dell’azienda nel campo dei beni culturali avranno luogo sul Teatro romano di Gubbio e sulla Certosa di Capri.

AUTORE: Chiara Santilli
DATA: 19 GIU 2024
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